Nel 2017 il settore ha raggiunto un fatturato globale pari a 10,2 miliardi di dollari (+6% rispetto all’anno precedente).
L’America del Nord è il maggior mercato di cosmesi naturale e biologica, seguito dall’Europa.
In testa nel Vecchio Continente la Germania, al secondo e al terzo posto dei paesi con il maggior fatturato si collocano Francia e Italia.
Tra le tendenze previste per quest’anno anche nuovi lanci di linee naturali ed etiche da parte delle multinazionali e più investimenti e acquisizioni che coinvolgeranno aziende cosmetiche eco-bio. Le preoccupazioni, poi, dei consumatori per quanto riguarda l’inquinamento stanno indirizzando l’attenzione delle aziende verso l’impatto degli imballaggi.
Le aziende di prodotti cosmetici e di ingredienti continueranno a investire nell’approvvigionamento sostenibile di materie prime ed è probabile che vengano introdotti più schemi di sostenibilità per i singoli ingredienti, nonché per le pratiche di approvvigionamento. Insomma, le certificazioni sono destinate ad aumentare.
Mentre i rivenditori tradizionali stanno creando sezioni dedicate alla bellezza “pulita”, si prevede che in Nord America e Europa aprano nuovi canali di vendita per i cosmetici green. Allo stesso tempo, anche i marchi di nicchia continueranno a guadagnare popolarità.
Questa ed altre di ricerche di mercato ci dicono che i consumatori chiedono ai brand di rispettare principi etici. Termini come “cruelty free” stanno diventando cavalli di battaglia per molte aziende: il 56% degli americani ha smesso di acquistare brand che non credono etici, il 34% dei francesi preferisce piccole aziende fidate a grandi multinazionali.
In Italia il 33% di chi sceglie un cosmetico lo sceglie green.


Ciao cara Antonella, io trovo che i segnali siano in crescita per cui anche se solo un terzo acquista cosmetici e prodotti green, è un buon inizio !